Alias Domenica
Nick Cave, pastiche stilistici di un profeta crudele
Tra rock e romanzo Dominato da toni apocalittici, un vangelo della corruzione in forma di romanzo, che investe di sacralità anche le azioni più abiette: «E l’asina vide l’angelo», da SUR
Tracey Moffatt, «Window Man», dalla serie «Passage», 2017
Tra rock e romanzo Dominato da toni apocalittici, un vangelo della corruzione in forma di romanzo, che investe di sacralità anche le azioni più abiette: «E l’asina vide l’angelo», da SUR
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 22 marzo 2020
Nel 1985 Nick Cave, cantautore gotico in equilibrio tra la ferocia disarticolata del post-punk e la raffinatezza manieristica del poeta decadente, si chiude in una stanza a Berlino con l’idea di scrivere un romanzo. Ne uscirà tre anni più tardi con una storia inquietante, titolata E l’asina vide l’angelo (traduzione di Francesca Pe’, SUR, pp. 426, € 20,00), di cui sono protagonisti Euchrid Eucrow e la valle di Ukulore. Secondogenito di una madre violenta e alcolizzata e di un padre silenzioso e sadico, ossessionato dell’ideazione di trappole il più crudeli possibili che usa per maciullare e menomare gli animali selvatici,...