Visioni

Nicolas Ghesquière e l’etica del lavoro

Nicolas Ghesquière e l’etica del lavoroNicolas Ghesquière, finale della sfilata Louis Vuitton

Manifashion Ogni tanto capita che i designer di moda abbiamo bisogno di un attimo di riflessione e si fermano a pensare al significato del proprio mesiere. Volendo dimenticare che fanno parte di un ingranaggio talmente grande e difficile da fermare, alcuni fanno grandi rinunce

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 1 novembre 2014
Ogni tanto capita che i designer di moda abbiamo bisogno di un attimo di riflessione e si fermano a pensare al significato del proprio lavoro. Volendo dimenticare che fanno parte di un ingranaggio talmente grande e difficile da fermare, alcuni fanno grandi rinunce, come quella di Azzedine Alaïa che due anni fa rifiutò la nomina offertagli a capo della Couture di Christian Dior per continuare a fare del proprio marchio l’emanazione autentica della sua personalità. Altri, più semplicemente, affidano a qualche intervista, meno superficiale di quelle dove si parla degli abiti, il punto fermo che gli permette di non finire...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi