Politica

Niente più prigione e niente più catene, Salis va ai domiciliari

Ilaria Salis, foto AnsaIlaria Salis, foto Ansa

Oltre le sbarre L’antifascista resterà a Budapest con il braccialetto elettronico. La famiglia dovrà dare una cauzione da 41.000 euro. Il giudice: «Pericolo di fuga attenuato». Il padre: «Ilaria non è uscita dal pozzo». Le ipotesi per il rimpatrio

Pubblicato 6 mesi faEdizione del 16 maggio 2024
Uscirà di prigione, Ilaria Salis. Ieri pomeriggio il tribunale di Budapest ha concesso all’antifascista italiana gli arresti domiciliari, sempre in Ungheria, «fino alla sentenza di primo grado». Dal 28 marzo, quando lo stesso tribunale ha detto no alla scarcerazione, a questo nuovo, clamoroso, pronunciamento non è in realtà cambiato nulla dal punto di vista giudiziario. L’unica vera novità riguarda la candidatura dell’imputata Salis alle europee con l’Alleanza Verdi Sinistra. Era il 18 aprile e così si è arrivati al massimo grado di politicizzazione di questa storia: l’esatto contrario del «silenzio» che secondo il governo italiano è prerogativa ineludibile di ogni...

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