Internazionale
Niger, per la giunta militare è il giorno della verità
La crisi nel Sahel Scade oggi l’ultimatum della Cedeao, ma nel fronte interventista non mancano i dubbi. Sull’uso della forza il senato nigeriano sconfessa Tinubu: «Pensi piuttosto a Boko Haram»
Un soldato nigerino sorveglia il sito minerario di Arlit, in Niger, controllato dalla francese Orano – Getty Images
La crisi nel Sahel Scade oggi l’ultimatum della Cedeao, ma nel fronte interventista non mancano i dubbi. Sull’uso della forza il senato nigeriano sconfessa Tinubu: «Pensi piuttosto a Boko Haram»
Pubblicato più di un anno faEdizione del 6 agosto 2023
Sarebbe il giorno della verità in Niger, ma i «ma» non mancano. Di certo, a una settimana dal regime change imposto dai vertici dell’esercito riuniti nel Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria (Cnsp), la crisi è a un passaggio chiave. Scade infatti oggi l’ultimatum lanciato dalla Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Cedeao) ai “golpisti” di Niamey, con la richiesta di ripristinare l’ordine costituzionale e reinsediare il presidente Mohamed Bazoum, pena la possibilità di un intervento militare. Possibilità che è sembrata diventare ogni giorno più concreta, visto che l’ultimo tentativo di mediazione è fallito – non a caso –...