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Niger, su cliché occidentali e sovranismi prospera il jihadismo
Di golpe in golpe Il sostegno ai golpisti trova accoliti anche nel sovranismo europeo: si proclama espressione della più genuina volontà del popolo e spiega i successi degli islamisti con il presunto doppio gioco degli occidentali e il lassismo del ceto politico da loro selezionato. Intanto i jihadisti avanzano verso le città
Protesta anti-francese in Niger dopo il golpe – Ap
Di golpe in golpe Il sostegno ai golpisti trova accoliti anche nel sovranismo europeo: si proclama espressione della più genuina volontà del popolo e spiega i successi degli islamisti con il presunto doppio gioco degli occidentali e il lassismo del ceto politico da loro selezionato. Intanto i jihadisti avanzano verso le città
Pubblicato più di un anno faEdizione del 20 agosto 2023
«Il generale Tiani non è Che Guevara», esclama Adbel Fatau Musah parlando della giunta militare che tiene in ostaggio il legittimo presidente del Niger, Mohamed Bazoum, cercando di scalzarlo attraverso l’accusa di alto tradimento. Musah è Commissario agli affari politici, alla pace e alla sicurezza della Cedeao, la Comunità economica dell’Africa occidentale: chiarisce che l’opzione del negoziato resta aperta, ma c’è consenso sull’operazione di ripristino dell’ordine costituzionale. È stata fissata una data, e non ci sarà bisogno di ulteriori riunioni. CONTRARIE alla partecipazione solo Capo Verde e le giunte golpiste, che fanno sfoggio di solidarietà con i militari nigerini, inviando a...