Cultura
Nilde Iotti, politica e passione comunista
ITINERARI CRITICI Anticipiamo la conversazione dal volume «La reggitora», di Peter Marcias. Da domani in libreria per Solferino, con le voci di Livia Turco, Marisa Rodano e altri che la conobbero. Intelligente e curiosa, per niente sdraiata sull’evidenza delle cose, del tutto lontana dall’idea di una rigida vestale del partito
Nilde Iotti alla Camera - foto Luigi Baldelli
ITINERARI CRITICI Anticipiamo la conversazione dal volume «La reggitora», di Peter Marcias. Da domani in libreria per Solferino, con le voci di Livia Turco, Marisa Rodano e altri che la conobbero. Intelligente e curiosa, per niente sdraiata sull’evidenza delle cose, del tutto lontana dall’idea di una rigida vestale del partito
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 11 novembre 2020
La figura di Nilde Iotti è importante nella storia del Partito comunista italiano e quindi dell’Italia, visto che quel partito ha rappresentato tanta parte della società italiana. Dico importante perché Nilde Iotti è stata forse la prima donna, o meglio la prima dirigente del partito, che ha avuto quello che definisco il coraggio della normalità. Ai tempi, c’era ancora un po’ la mitologia della lotta della Resistenza, della clandestinità e quindi persisteva un’immagine stereotipata delle donne comuniste: arrabbiate, brutte e malvestite. Nilde invece aveva sempre avuto il coraggio di presentarsi come una donna normale, di vestirsi con accuratezza, di andare...