Cultura
Ninive, ossessionata dalla sua sicurezza
Città perdute /3 La capitale degli Assiri. La più prospera, la più odiata per i suoi immensi tesori. Come scrive Ellul, è il centro spirituale di una guerra permanente, anzi lei stessa «sintesi della guerra»
James Fergusson, «The Palaces of Nimroud Restored», 1853
Città perdute /3 La capitale degli Assiri. La più prospera, la più odiata per i suoi immensi tesori. Come scrive Ellul, è il centro spirituale di una guerra permanente, anzi lei stessa «sintesi della guerra»
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 15 agosto 2017
«Ninive è città di sangue», scriveva Jacques Ellul. Dubbi non ve ne sono, d’altronde, per chi presta fede alle parole del profeta Nahum e al suo oracolo biblico di catastrofe: «Guai alla città sanguinaria, piena di menzogna e di violenza, che non cessa di depredare». In Ninive, «il legame fra la città e la guerra è portato al suo punto più alto». Così commenta Ellul, tra le pagine di Sans feu ni lieu. Signification biblique de la Grande Ville, scritto nel 1951, pubblicato negli Stati Uniti nel 1970 con il titolo The Meaning of the City e solo cinque anni dopo...