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No a una nuova escalation di violenze in Medio Oriente

No a una nuova escalation di violenze in Medio Oriente

L'appello Non possiamo giustificare chi crea e diffonde la cultura del più forte, della verità assoluta che si trasforma in fanatismo. in queste ore il pensiero va soprattutto alle vittime. Quelle che hanno spazio mediatico e quelle avvolte nel silenzio. Quelle che hanno libertà di movimento e quelle che chiuse in una striscia di terra aspettano che un giorno tutto questo abbia fine

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 3 luglio 2014
In queste ore i pensieri corrono veloci verso quella terra che alcuni chiamano santa. Corrono i pensieri e vanno verso le persone che per quella terra soffrono, che su quella terra vivono e muoiono. E nei nostri pensieri temiamo che la sofferenza quotidiana inflitta da un’ingiusta occupazione diventi morte e distruzione di massa, diventi colata di «piombo fuso» sopra i civili inermi. Non lo sopporteremmo ancora una volta, non sopporteremo una prova di forza assoluta come vendetta e non sopporteremo la nostra incapacità di reagire di fronte al dolore e all’ingiustizia. E questo senza pensare ai molti amici che abbiamo...

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