Italia
La retromarcia del pd Esposito: no alla Tav, «se lo dico io»
Torino-Lione Clamorosa retromarcia del senatore Pd, Stefano Esposito, ultras dell’Alta velocità: se fosse confermato l'aumento dei costi da 2,9 a 7 miliardi, «presenterò una mozione parlamentare per chiedere al governo l’immediata interruzione dei lavori». E mette in guardia: rischio corruzione
Il tunnel di Chiomonte, in alto il senatore Stefano Esposito – Reuters
Torino-Lione Clamorosa retromarcia del senatore Pd, Stefano Esposito, ultras dell’Alta velocità: se fosse confermato l'aumento dei costi da 2,9 a 7 miliardi, «presenterò una mozione parlamentare per chiedere al governo l’immediata interruzione dei lavori». E mette in guardia: rischio corruzione
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 30 ottobre 2014
Mauro RavarinoTORINO
Colpo di scena sul fronte Tav, Torino-Lione. Con le nuove previsioni di costi – tutto fuorché low-cost – arriva il dietrofront più inaspettato, quello di Stefano Esposito, senatore Pd, il parlamentare pro-Tav per eccellenza. Magari parziale, ma netto. Se il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi e Rfi (Rete ferroviaria italiana) non smentiranno l’aumento della spesa per la tratta internazionale, dai 2,9 miliardi di euro previsti per l’Italia agli attuali 7,7 (secondo i documenti Rfi), Esposito presenterà una mozione parlamentare per chiedere al governo l’immediata interruzione dei lavori e la rinuncia della tratta italiana nel Corridorio Mediterraneo. Un’uscita inaspettata per il...