No, Berlinguer non pensava a Vanity
Stavolta avete sbagliato Cari compagni stavolta avete toppato. Accennare solo un paragone di qualsiasi tipo tra colui che è stato l’ultimo grande protagonista della sinistra e chi invece è solo […]
Stavolta avete sbagliato Cari compagni stavolta avete toppato. Accennare solo un paragone di qualsiasi tipo tra colui che è stato l’ultimo grande protagonista della sinistra e chi invece è solo […]
Stavolta avete sbagliato
Cari compagni stavolta avete toppato. Accennare solo un paragone di qualsiasi tipo tra colui che è stato l’ultimo grande protagonista della sinistra e chi invece è solo sinistro, mi sembra oltre che irriverente, una mancanza di rispetto. Con stima immutata.
Corrado, Roma
Caro Corrado,
intendo la satira come possibile strumento di riflessione più che come provocazione. Ma certo la riflessione a volte va «provocata». Altrimenti ci abituiamo davvero a tutto, persino a credere che alcuni personaggi siano in qualche modo esponenti di una stessa idea, benché in epoche differenti. Il servizio di Berlinguer su Vanity Fair è ovviamente un paradosso, che serve proprio a marcare la differenza. Ma non parliamo di una mia irriverenza o mancanza di rispetto, per favore. Non ci sono eroi o santi da tutelare, solo buoni modelli di politica da prendere da esempio.
Mauro Biani
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