Italia
No Expo, the day after
Milano Il giorno dopo i riot di Milano, il "movimento" si interroga su come gestire una delle fasi più delicate degli ultimi anni. Con la consapevolezza che d'ora in avanti bisognerà ragionare su come gestire la piazza senza trascurare il nodo del consenso
Milano Il giorno dopo i riot di Milano, il "movimento" si interroga su come gestire una delle fasi più delicate degli ultimi anni. Con la consapevolezza che d'ora in avanti bisognerà ragionare su come gestire la piazza senza trascurare il nodo del consenso
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 3 maggio 2015
Luca FazioMILANO
Toc toc, c’è nessuno? Silenzio. Il giorno dopo tutto tace, tutti tacciono. Ha bisogno di tempi più lunghi la metabolizzazione di una bella botta che costringe tutti ad un’autocritica senza peli sulla lingua per cercare di rimettersi in piedi. La riflessione collettiva è appena cominciata, ma ancora solo a microfoni spenti. Comprensibile. Anche se un po’ stupisce questo silenzio visto che le “cose” attorno cui il “movimento” si trova costretto a ragionare erano già state ampiamente previste. Da tutti, nel dettaglio. Rispettiamo i tempi un po’ troppo analogici delle liturgie assembleari. Dopo il primo vero “riot” della modernità che ha...