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No, l’ambasciatore non deve tornare al Cairo
Giulio Regeni La mossa di ritirare il nostro diplomatico è il principale strumento di pressione per ottenere piena collaborazione da parte dalle autorità egiziane
Giulio Regeni La mossa di ritirare il nostro diplomatico è il principale strumento di pressione per ottenere piena collaborazione da parte dalle autorità egiziane
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 7 marzo 2017
Non è un coro particolarmente numeroso, quello delle voci che periodicamente si levano in favore del ritorno dell’ambasciatore italiano al Cairo, che nella capitale egiziana manca dall’aprile 2016, richiamato temporaneamente dalla Farnesina. Ricordiamolo, a causa dell’allora assente, e oggi ancora tardiva e insufficiente, collaborazione delle autorità giudiziarie egiziane alle indagini della procura di Roma sulla sparizione, la tortura e l’omicidio di Giulio Regeni. Ma numeroso quel coro rischia di diventarlo, e con argomentazioni decisamente discutibili. Ieri sul Corriere della Sera ha preso la parola l’ambasciatore Antonio Zanardi Landi. Scrive Zanardi Landi che a chiedere il ritorno dell’ambasciatore è «un leader molto...