Alias Domenica

Noi che siano a noi stessi nemici

Noi che siano a noi stessi nemici

Narrativa di guerra Poeta e romanziere, Brian Turner ha imparato la lingua degli iracheni, contro i quali ha combattuto, per inglobare il loro punto di vista nel suo memoir, scritto in una prosa meditativa e surreale: «La mia vita è un paese straniero», da NN editore

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 13 novembre 2016
Grazie ai volumi Here, Bullet e Phantom Noise Brian Turner si è affermato come il maggior poeta di lingua inglese impegnato a scrivere sulla guerra in Iraq. Contrario da sempre all’intervento militare, Turner ha tuttavia combattuto per un anno e le sue poesie mostrano la consapevolezza della sua contraddittorietà, sebbene si sforzino di dare voce tanto ai civili iracheni quanto ai combattenti nemici. Nonostante sia stato accusato dallo scrittore e saggista iracheno Sinaan Antoon (l’autore di Rapsodia irachena, Feltrinelli) di privilegiare troppo spesso il punto di vista americano, Turner rappresenta un caso piuttosto raro di scrittore statunitense che si è...

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