Internazionale
«Noi cittadini sovrani e disobbedienti al fianco di Assange»
Intervista Incontro a Roma con il ministro degli esteri ecuadoriano Ricardo Patiño. «La rivoluzione cittadina di Correa sfida la Chevrone gli Usa, e si batte per liberare il cofondatore di Wikileaks dall'ambasciata ecuadoriana a Londra dove ha trovato rifugio»
Julian Assange alla finestra dell'ambasciata ecuadoriana a Londra
Intervista Incontro a Roma con il ministro degli esteri ecuadoriano Ricardo Patiño. «La rivoluzione cittadina di Correa sfida la Chevrone gli Usa, e si batte per liberare il cofondatore di Wikileaks dall'ambasciata ecuadoriana a Londra dove ha trovato rifugio»
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 6 novembre 2013
La sala è gremita. Quando il ministro degli Esteri ecuadoriano, Ricardo Patiño, arriva al centro sociale romano «el Chentro» di Tor Bella Monaca, martedì sera, non ci sono più posti a sedere. Al tavolo ha già parlato Gianni Minà e i rappresentanti delle comunità indigene amazzoniche in guerra con la Chevron. Dpo la cena, il concerto con Matices, Sigaro della Banda Bassotti e Assalti Frontali. Ci sono personalità politiche regionali e locali (5 stelle e Pd), docenti e studenti dell’università Roma Tre, che ieri hanno ospitato Patino. Alle pareti, una mostra sui disastri ambientali delle multinazionali in Amazzonia. «Un’amica giornalista...