Lavoro
«Noi, gli scontrinisti. I nuovi schiavi del lavoro precario»
Biblioteca nazionale di Roma Niente contratto, 22 addetti da anni vengono inquadrati come «volontari». La paga? Solo 400 euro di rimborsi alimentari a fronte delle ricevute fiscali, senza contributi né tutele. Ma svolgono le stesse mansioni dei dipendenti
Federica, scontrinista alla Biblioteca nazionale di Roma. Dall'opera "Quattrocento scontrini" di Francesco Capponi
Biblioteca nazionale di Roma Niente contratto, 22 addetti da anni vengono inquadrati come «volontari». La paga? Solo 400 euro di rimborsi alimentari a fronte delle ricevute fiscali, senza contributi né tutele. Ma svolgono le stesse mansioni dei dipendenti
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 14 aprile 2017
La paga arriva puntuale ogni 5 del mese: il presidente dell’associazione di volontariato Avaca entra in biblioteca, prende posto a una delle scrivanie dei dipendenti pubblici – che gli fanno spazio: siamo all’ufficio Servizi – ritira gli scontrini dei volontari e consegna a ciascuno di loro un assegno di 400 euro. Per 20 ore alla settimana, solo 15 giorni di ferie all’anno, niente malattia, maternità, contributi e copertura infortuni. Alla Biblioteca nazionale di Roma funziona così: 22 addetti alla catalogazione, ai prestiti, alle sale, ai rapporti con il pubblico non hanno un contratto, ma sono sottoposti a turni e svolgono...