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Noi prigionieri dell’epoca del presente remoto

Gli attentati in Spagna ripetono lo spettacolo del terrore. La sua ripetizione, secondo meccanismi sfuggenti alla capacità di prevederli e gestirli emotivamente, ottunde la capacità di comprensione e ci spinge […]

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 20 agosto 2017
Gli attentati in Spagna ripetono lo spettacolo del terrore. La sua ripetizione, secondo meccanismi sfuggenti alla capacità di prevederli e gestirli emotivamente, ottunde la capacità di comprensione e ci spinge a registrarli interiormente come fatalità inevitabile. Cercare risposte nel fanatismo religioso è fuorviante. L’integralismo islamico è usato come strumento affettivamente anestetizzante, più o meno come sostanza dopante. Gli autori delle stragi non hanno un passato credibile di fedeli, spesso la loro adesione a stereotipi religiosi di discriminazione dell’altro è il prodotto di un cambiamento di visuale rapido. Non sono neppure dei veri e propri diseredati sociali, anche quando sono inseriti,...

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