Cultura

Nomadi non solo per scelta

Nomadi non solo per sceltaCamp de Mugunga

Mostre Viaggiatori, profughi, esiliati, conquistatori e contestatori. Nell’epoca delle archistar, «Habiter le campement» a Parigi, presso la Cité de l’Architecture et du Patrimoine, invita a riflettere sul «grado zero», sulle «zone ai margini» che destabilizzano le identità collettive e individuali

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 26 aprile 2016
In place de la République, il tentativo delle prime notti del movimento Nuit Debout di restare sul posto e di organizzare un accampamento è stato gelato immediatamente dalla polizia, che ha smantellato le installazioni precarie con la giustificazione che la Francia vive in stato d’emergenza, dagli attentati del 13 novembre. Nella piazza parigina, il campo sarebbe stato «contestatore». È questa una delle sei categorie in cui sono stati divisi gli accampamenti esistenti nel mondo – in crescita in tutto il pianeta – nell’interessante mostra Habiter le campement, alla Cité de l’Architecture et du Patrimoine, al Trocadéro (visitabile fino al 29...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi