Internazionale

Yemen, «Non arriviamo sui barconi, perciò siamo invisibili»

Yemen, «Non arriviamo sui barconi, perciò siamo invisibili»Miliziani progovernativi in Yemen – Afp

Yemen Mentre ad Hodeidah gli Houthi accoglievano l'Onu e davano il loro via libera al dialogo, a Roma Med 2018 si è parlato del paese dimenticato e degli interessi globali intorno alla guerra

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 24 novembre 2018
«Dal mio paese non arrivano in Europa barconi di fuggitivi. Ecco forse perché è a lungo mancata la volontà di risolvere questa guerra che, secondo me, è stata il prezzo pagato per l’accordo con l’Iran. In cambio del quale l’allora presidente statunitense Barack Obama ha dato il via libera in Yemen ai sauditi, storici alleati». È molto polemico l’analista yemenita Farea al Muslimi, relatore ieri a uno degli eventi di Rome Med 2018 – Dialoghi mediterranei, organizzato dalla Farnesina e dall’Ispi. Tra poche settimane si aprirà in Svezia un nuovo negoziato sulla peggiore catastrofe umanitaria di questi anni: ieri l’inviato...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi