Politica

Non c’è Carta che tenga

Non c’è Carta che tengaLa ministra delle riforme Maria Elena Boschi con il presidente del Consiglio Matteo Renzi

Riforme La commissione della camera chiude l’esame della nuova Costituzione firmata Renzi e Boschi. Passano solo modifiche marginali. Opposizioni respinte, leghisti e grillini fuori, la minoranza Pd sceglie di non fermare il governo

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 14 dicembre 2014
Nel giorno più lungo delle riforme costituzionali in commissione alla camera, la minoranza del Pd ha il tempo di cambiare più volte strategia. Prima la minaccia del muro contro muro che non avrebbe consentito al governo di andare avanti, poi l’Aventino – «sostituiteci tutti» – poi una semplice astensione e infine una rassegnata partecipazione, in qualche caso per incassare limitate modifiche al testo difeso dalla ministra Boschi. Sempre, qualsiasi fosse l’atteggiamento adottato, la minoranza si è divisa e la dozzina di esponenti delle correnti non renziane (bersaniani, lettiani, Bindi) non è riuscita a fare blocco. È così ieri sono stati...

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