Internazionale
Non c’è solo Dell’Utri, oggi a Beirut “giorno di rabbia” per aumento salari
Libano Gli inviati italiani seguono solo le vicende dell'ex braccio destro di Berlusconi. Ma nel Paese dei Cedri da settimane i lavoratori del settore pubblico sono in lotta per migliori condizioni di vita e di lavoro. Il peso sul Libano della presenza di un milione di profughi siriani
Beirut, insegnanti manifestano davanti al Ministero dell'Istruzione – Marwan Bou Haidar
Libano Gli inviati italiani seguono solo le vicende dell'ex braccio destro di Berlusconi. Ma nel Paese dei Cedri da settimane i lavoratori del settore pubblico sono in lotta per migliori condizioni di vita e di lavoro. Il peso sul Libano della presenza di un milione di profughi siriani
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 14 maggio 2014
Per i media italiani da giorni il Libano è solo Marcello dell’Utri. Gli inviati a Beirut di giornali, radio e televisioni italiane, piazzati davanti alla stanza dell’ex braccio destro di Berlusconi a caccia di improbabili “scoop”, continuano ad ignorare quanto accade nel Paese dei Cedri, secondo fronte della guerra civile siriana nonchè terreno di tensioni nel mondo del lavoro e nella società. Senza dimenticare che le divisioni politiche interne hanno impedito sino ad oggi la nomina da parte del Parlamento del nuovo presidente libanese. Oggi sarà un “giorno di rabbia” in tutto il Libano dove il Comitato di Coordinamento dell’Unione...