Politica

Non chiamateli «bandi». E Di Maio vince col trucco

Non chiamateli «bandi». E Di Maio vince col trucco

SlitTav Il premier-avvocato riesce a portare a casa un compromesso posticcio. Ma domani la procedura per il Tav partirà

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 10 marzo 2019
Crisi rinviata, anzi congelata. Pace fatta ma per finta. La sfida sulla Tav si chiude secondo le regole più antiche del mondo in politica: con un compromesso posticcio che rinvia a data da destinarsi un’esplosione ormai inevitabile. Merito di Giuseppe Conte, che come premier avrà i suoi limiti ma in questi casi tira fuori il meglio dalle sue doti leguleie. La lettera che invia al presidente di Telt du Mesmil e al dg Virano è un capolavoro di sfumature. Conte chiede di «astenersi da ogni ulteriore azione che possa produrre, a carico dello Stato italiano, vincoli giuridici di sorta» e...

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