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Non ci volevo credere
Un premio in suo nome Ci siamo sentiti pochi giorni prima che te ne sei andato via. La tua voce era triste, ma sempre combattente. Mi avevi detto che volevi salutarmi, dirmi un addio. Non […]
Un premio in suo nome Ci siamo sentiti pochi giorni prima che te ne sei andato via. La tua voce era triste, ma sempre combattente. Mi avevi detto che volevi salutarmi, dirmi un addio. Non […]
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 4 dicembre 2015
Ci siamo sentiti pochi giorni prima che te ne sei andato via. La tua voce era triste, ma sempre combattente. Mi avevi detto che volevi salutarmi, dirmi un addio. Non ci credevo anche perché soltanto un mese fa mi avevi parlato di questo brutto male che ormai colpisce la nostra generazione, quella dei baby-boomers. Non ci credevo tra l’ altro perché durante l’ estate avevavo parlato a lungo di un eventuale tuo trasferimento con la cara Giamila, la tua compagna in Grecia. Non ci credevo perché non potevi lasciare Chicago. Ci siamo sentiti via Skype e pure questa volta abbiamo...