Internazionale
«Non dateci uno Stato fallito, noi palestinesi vogliamo l’uguaglianza»
Terra compromessa intervista a Riya al-Sanah, del movimento femminista Tal'at: «I palestinesi, ovunque si trovino, sono vittime dello stesso progetto coloniale e di espropriazione. La liberazione non può essere slegata da quella delle sue donne. Solo così potremo avere una Palestina che non sia solo democratica ma anche giusta»
Donne palestinesi del movimento Tal'at durante la manifestazione del 9 giugno – Tal'at
Terra compromessa intervista a Riya al-Sanah, del movimento femminista Tal'at: «I palestinesi, ovunque si trovino, sono vittime dello stesso progetto coloniale e di espropriazione. La liberazione non può essere slegata da quella delle sue donne. Solo così potremo avere una Palestina che non sia solo democratica ma anche giusta»
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 27 giugno 2020
Una vittima dietro l’altra, di violenze solo apparentemente diverse: in strada per mano dei soldati israeliani sono morti nelle ultime settimane prima Iyad Hallaq a Gerusalemme, poi Ahmed Erekat in Cisgiordania. Nelle case, gli abusi sulle donne: l’ultimo femminicidio a Gaza a fine maggio, la 20enne Madeleine Jarabia. Violenze che derivano entrambe da un sistema patriarcale dai due volti, quello dell’occupazione militare e coloniale e quello di una parte di società palestinese conservatrice e maschilista. Contro entrambi da mesi scendono in piazza le donne del movimento femminista e anti-coloniale Tal’at. Abbiamo raggiunto una di loro, Riya al-Sanah. La vostra ultima...