Italia

Non è un paese per ricercatori, Italia tra gli ultimi in Europa

Non è un paese per ricercatori, Italia tra gli ultimi in EuropaUna ricercatrice al lavoro nel laboratorio Humanitas – LaPresse

Ricerca e innovazione La Relazione presentata al Cnr fotografa un quadro desolante sugi investimenti pubblici e privati a favore di scienza e tecnologia. Il Pnrr dell’Italia è quello in Europa che punta di più sullo sviluppo. Ma l’industria privata investe troppo poco

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 16 febbraio 2022
La terza edizione della «Relazione sulla ricerca e l’innovazione in Italia» presentata ieri nella sede romana del Consiglio Nazionale delle Ricerche alla presenza di governo, Confindustria e Banca d’Italia dipinge un quadro piuttosto desolante. Non solo abbiamo meno ricercatori rispetto agli altri Paesi europei, ma ne formiamo anche in numero nettamente inferiore, cosicché il divario non si assottiglia. Però nei prossimi anni abbiamo un’occasione unica: in Europa, nessuno avrà a disposizione per la ricerca così tanti soldi dell’Italia grazie al Pnrr. Da come queste risorse verranno utilizzate dipenderà gran parte del destino industriale dell’Italia. ATTRAVERSO I DESTINI di chi consegue...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi