Commenti
Non è una crisi, è l’economia
Macroeconomia Il cedimento delle Borse non è un semplice crollo finanziario ma è il segno più evidente della fragilità strutturale del capitalismo attuale. E la droga monetaria peggiorerà la malattia
Macroeconomia Il cedimento delle Borse non è un semplice crollo finanziario ma è il segno più evidente della fragilità strutturale del capitalismo attuale. E la droga monetaria peggiorerà la malattia
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 25 febbraio 2016
L’accresciuta variabilità e il forte calo delle Borse mondiali in atto da dicembre (ma le turbolenze erano iniziate nell’estate, con le novità che emergevano nell’economia cinese) tendono ad essere valutate come una «nuova crisi finanziaria» (dopo quella iniziata nel 2007-2008, protrattasi con alterne vicende fino al 2014). In realtà la crisi in corso non è «nuova»: è dall’inizio del secolo che le Borse «ballano» in modo molto accentuato. D’altra parte, la loro volatilità si inserisce nella crisi strutturale che sta attanagliando il modello di economia affermatosi nei paesi occidentali a partire dalla fine degli anni ’70 del secolo scorso; cosicché...