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Non la «soluzione» georgiana ma quella finlandese

Non la «soluzione» georgiana ma quella finlandese – Ap

Crisi ucraina Putin ha tracciato una «linea rossa»: mai l’Ucraina nella Nato. Anche l’Occidente ha una sua «linea rossa»: mai l’Ucraina inglobata dalla Russia. Che fare allora? La storia recente ci offre l’esempio della Finlandia.

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 22 dicembre 2021
In politica estera è fondamentale comprendere le «ragioni dell’altro». E nella crisi ucraina le ragioni dell’altro – ossia di Mosca – sono di un’evidenza palmare. L’Ucraina è la culla medievale del popolo dei Rus’; è lì che nacque la nazione russa; non esiste una frontiera naturale che separi i due Stati, accomunati dalla stessa cultura, dalla stessa religione e da una lingua sorella. A ragione Dostoevskij definiva l’ucraino Gogol il padre della letteratura russa. Come si può credere che dopo il collasso sovietico Mosca avrebbe accettato l’espansione dell’Alleanza Atlantica fino a incidere il «ventre molle» della Russia? E poi, quanto...

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