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Non possiamo ignorare ancora la normalità degli «eventi estremi»
Emergenza climatica Ora la priorità deve essere ridisegnare le città, gli insediamenti industriali, le infrastrutture. I fondi europei del Pnrr solo in minima parte stanno per essere utilizzati per questo
I danni dopo i violenti temporali a Pianello di Ostra nelle Marche – Ansa
Emergenza climatica Ora la priorità deve essere ridisegnare le città, gli insediamenti industriali, le infrastrutture. I fondi europei del Pnrr solo in minima parte stanno per essere utilizzati per questo
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 17 settembre 2022
La tragedia che ha colpito la regione Marche ci addolora, ma non ci sorprende perché gli «eventi estremi» fanno parte ormai della «normalità» anche se la nostra classe politica e la gran parte dei cittadini ha fatto di tutto per ignorarli. Abbiamo ignorato il grido d’allarme che già agli inizi di questo secolo era suonato: dal 2000 al 2004 circa 262 milioni di persone sono state colpite da catastrofi climatiche. Abbiamo ignorato l’impatto drammatico del mutamento climatico che ha portato alla fame milioni di persone in tutto il cosiddetto Terzo Mondo, con un’alternanza di siccità ed alluvioni dal Pakistan con...