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Non rinunciamo allo sguardo lungo dei sognatori europei

Prima e dopo Non ci sono paragoni possibili con quello che stiamo vivendo oggi. Almeno per chi ha avuto la fortuna di nascere dopo la Seconda Guerra mondiale e in questa parte del […]

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 10 aprile 2020
Non ci sono paragoni possibili con quello che stiamo vivendo oggi. Almeno per chi ha avuto la fortuna di nascere dopo la Seconda Guerra mondiale e in questa parte del Mondo. E’ una rottura, una lacerazione profonda che riordinerà tutto, dopo, secondo altre gerarchie e priorità. Non torneremo al prima, non lo ritroveremo, sarà un’altra cosa. Specialmente quando si diffonde una sofferenza così vasta in quasi tutti i paesi del Mondo. C’è chi dice: ora bisogna combattere. Vincere la guerra. E poi potremo vedere come progettare il nuovo. E’ la logica dell’emergenza. Certo che siamo in emergenza. E che occorrono...

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