Cultura
Non sempre la verità ha un senso
Intervista Un incontro con la storica francese Annette Wieviorka, ospite al Festival di filosofia di Modena. «Bisogna saper guardare ai rapporti spontanei con persone e luoghi, con ciò che contribuisce a fare della memoria non un ricordo individuale ma un patrimonio collettivo»
Gustav Metzger, «Historic Photographs: No. 1: Liquidation of the Warsaw Ghetto, April 19 –28 days, 1943», 1995/2011
Intervista Un incontro con la storica francese Annette Wieviorka, ospite al Festival di filosofia di Modena. «Bisogna saper guardare ai rapporti spontanei con persone e luoghi, con ciò che contribuisce a fare della memoria non un ricordo individuale ma un patrimonio collettivo»
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 16 settembre 2018
Ha lo sguardo orgoglioso e i modi diretti di chi non è disposto a deporre le armi nemmeno di fronte alla storia, di chi ha consacrato la sua intera esistenza alla passione della verità, attraverso la raccolta delle testimonianze e lo studio minuzioso dei meccanismi di costruzione e distruzione della memoria, senza cedere di un solo passo di fronte al rischio della sua manipolazione, del suo uso strumentale, preservando così la storia dal rischio di una «musealizzazione che serve soltanto a celebrare un falso presente», una falsa verità. E non ama nemmeno i titoli onorifici, Annette Wieviorka, una delle più...