Politica
Nordio chiede altri sei mesi per la riforma
Giustizia Con un emendamento al decreto Pnrr, il governo sposta alla fine del 2023 i decreti su Csm e ordinamento giudiziario. Intanto deflagra lo scontro tra il Consiglio superiore e la giustizia amministrative per le nomine dei magistrati
Carlo Nordio
Giustizia Con un emendamento al decreto Pnrr, il governo sposta alla fine del 2023 i decreti su Csm e ordinamento giudiziario. Intanto deflagra lo scontro tra il Consiglio superiore e la giustizia amministrative per le nomine dei magistrati
Pubblicato più di un anno faEdizione del 5 aprile 2023
«Rimedieremo prestissimo», «siamo al lavoro», «acceleriamo», «è pronto il cronoprogramma». Scegliete una qualsiasi di queste dichiarazioni del ministro della Giustizia Nordio degli ultimi mesi e affiancatela alla notizia, arrivata ieri, che il governo si prenderà sei mesi di tempo in più per attuare la riforma dell’ordinamento giudiziario e del Csm, approvata dal parlamento nel giugno 2022. La riforma è una legge delega e il governo avrebbe dovuto presentare i decreti attuativi entro il 21 giugno prossimo. Ma con un emendamento al decreto Pnrr che arranca al senato ha spostato la scadenza. Dunque la riforma di cui Nordio parla dal giorno...