Alias Domenica
Nori, procedimenti narrativi per accedere alla macchina dello stupore
Critica letteraria «I russi sono matti» è un viaggio in due secoli di letteratura russa senza pretese accademiche, da Utet
Vasilij Vasil'evič Kandinskij, Composizione VII (1913)
Critica letteraria «I russi sono matti» è un viaggio in due secoli di letteratura russa senza pretese accademiche, da Utet
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 24 novembre 2019
A dispetto del suo sottotitolo, la quarta di copertina dell’ultimo libro di Paolo Nori avverte subito il lettore: I russi sono matti Corso sintetico di letteratura russa 1820-1991 (Utet, pp. 224, € 15,00) non ha alcuna pretesa accademica. Scrittore e traduttore, Nori ci racconta del suo rapporto con la Russia, con gli studiosi Šklovskij e Lotman, gli scrittori Puškin, Lermontov, Dostoevskij, Tolstoj, Goncharov, Dovlatov, i poeti Achmatova e Brodskij. In modo «esilarante e rocambolesco, sbilenco e a suo modo intimo», l’autore passa in rassegna i principali scrittori russi alla ricerca di una definizione del loro genio. L’aggettivo «sintetico», spiega Nori,...