Cultura

Norme per uccidere: leggi razziali e Shoah

Norme per uccidere: leggi razziali e Shoah

L'indagine «L’ordinamento criminale della deportazione» di Roberto Calvo, per Laterza. L’autore ripercorre la genesi delle idee che in Germania e in Italia avrebbero condotto allo sterminio attraverso un complesso armamentario normativo che dopo aver stabilito per gli ebrei, e in parte anche per altre minoranze, una «legislazione speciale» che li separava dal resto della popolazione, privandoli progressivamente di ogni diritto, ne avrebbe reso possibile la deportazione e l’assassinio

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 19 gennaio 2023
L’ultima stagione del fascismo, che prese corpo tra il settembre del 1943 e l’aprile del 1945 nella Repubblica sociale italiana, vide realizzarsi un’intesa antiebraica «piena e totale» tra occupanti e occupati. In altre parole, al crepuscolo di un’esperienza che aveva dominato l’orizzonte del Paese fin dal 1922, vale a dire la fase cui si sarebbero ispirati in gran parte coloro che nel dopoguerra scelsero di tornare a farne brillare la fiamma nel contesto della «nuova» Repubblica, il fascismo (di Salò) «divenne un tassello del congegno genocida nazista, al quale i (neo)fascisti diedero il loro apporto determinante». LA SOTTOLINEATURA, non certo...

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