Alias Domenica
Note da un Io che “suda e barcolla”
Epistolari Nel primo volume delle «Lettere» di Samuel Beckett, datate fra il 1929 e il 1940, un nevrastenico sproloquio, scatenato dall’insofferenza di vivere, si fa prova d’artista: da Adelphi
Steve Schapiro, Ritratto di Samuel Beckett, 1964
Epistolari Nel primo volume delle «Lettere» di Samuel Beckett, datate fra il 1929 e il 1940, un nevrastenico sproloquio, scatenato dall’insofferenza di vivere, si fa prova d’artista: da Adelphi
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 21 gennaio 2018
Nel marzo del 1985, quattro anni prima della morte, Samuel Beckett rilasciò l’autorizzazione a divulgare la sua corrispondenza, raccomandando a Martha Dow Fehsenfeld, curatrice della pubblicazione, di restringerla ai brani che avessero «attinenza» con il suo lavoro di scrittore. Sarebbero, a questo proposito, soprattutto le missive indirizzate all’amico Thomas McGreevy a racchiudere la maggior quantità di indicazioni: proprio quelle che costituiscono l’asse portante del primo volume delle Lettere di Samuel Beckett, tradotte per la prima volta da Massimo Bocchiola e Leonardo Pignataro (a cura di Franca Cavagnoli, Adelphi, pp. CVI-528, euro 50,00). In realtà, in questi messaggi inviati fra il...