Europa

Il mosaico rotto dell’Unione europea

Il mosaico rotto dell’Unione europeaJean-Claude Juncker

Prospettive 2016 Crisi economica che non finisce, rifiuto dei rifugiati, sospensione di Schengen, minaccia di Brexit, insofferenza di molte capitali verso Bruxelles, divisione nord-sud e est-ovest. La destra autoritaria è già al potere o in agguato

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 16 gennaio 2016
Il 2016 sarà l’anno dell’inizio della fine dell’Unione europea, segnerà il punto di non ritorno verso un declino definitivo del progetto nato nel dopoguerra? Jean-Claude Juncker, il capitano di lungo corso che sembra muoversi come un pesce nelle acque sempre più torbide della costruzione comunitaria, sarà suo malgrado il becchino di quello che è stato un sogno di una generazione che si prepara a lasciare la mano? Il 2016 sarà un “nuovo anno difficile”, ha ammesso ieri il presidente della Commissione nella conferenza stampa di inizio anno. Tutti i segnali sono in rosso. L’Europa si divide, il sud si allontana...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi