Lavoro

Nuova Fiat, la festa a porte blindate

Nuova Fiat, la festa a porte blindateLe tipiche tute bianche di Pomigliano davanti allo stabilimento della Fiat

Pomigliano Riuniti i concessionari per Giulietta e 500. I lavoratori: «Qui ogni bolletta è una lotta, e molti non ce la fanno». Tre giorni dopo il suicidio di Pino. Incerto il futuro dello stabilimento

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 8 febbraio 2014
Francesca PillaPOMIGLIANO D'ARCO (NAPOLI)
Per gli abitanti di Pomigliano quella resterà sempre la «Fiatt» con l’accento sull’ultima t, il pensiero che la società possa aver cambiato nome in Fiat Chrysler Automobiles, spostato la sede in Olanda per pagare meno tasse, li fa solo arrabbiare. Basta chiederlo al benzinaio o al barista sul corso principale, nessuno sa niente di quello che accadrà alla cittadina che basa la propria economia sull’area industriale. Anche oggi che sono arrivati oltre 700 concessionari da mezzo mondo a vedere nuovi modelli, il paese non è stato coinvolto. Mentre la crisi attanaglia l’ex capitale automobilistica del Mezzogiorno e lo si capisce...

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