Economia
Nuovo tonfo della borsa cinese: le tre cause del crollo a inizio 2016
Cina Esordio con il botto per il «circuit breaker», la soluzione pensata da Pechino dopo la travagliata estate, che permette di sospendere per 15 minuti le contrattazioni quando le azioni dell’indice Csi 300 (i trecento maggiori titoli quotati) calano del 5%. Se alla ripresa si scivola al -7% si chiude del tutto la giornata
Cina Esordio con il botto per il «circuit breaker», la soluzione pensata da Pechino dopo la travagliata estate, che permette di sospendere per 15 minuti le contrattazioni quando le azioni dell’indice Csi 300 (i trecento maggiori titoli quotati) calano del 5%. Se alla ripresa si scivola al -7% si chiude del tutto la giornata
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 5 gennaio 2016
Non è ancora arrivata, ma già comincia a far ballare i mercati internazionali. Ieri, a quasi un mese dall’entrata in vigore del nuovo anno cinese nel segno della scimmia, le borse di Shanghai e Shenzhen hanno creato preoccupazione in tutto il mondo. Le contrattazioni nelle due piazze sono state chiuse, perché crollate al -7%. Si tratta di un esordio con il botto per il «circuit breaker», la soluzione pensata da Pechino dopo la travagliata estate, che permette di sospendere per 15 minuti le contrattazioni quando le azioni dell’indice Csi 300 (i trecento maggiori titoli quotati) calano del 5%. Se alla...