Internazionale

Obama a Dallas, scomodo elogio

Obama a Dallas, scomodo elogio

Stati uniti È stata una predica, che certo molti dei poliziotti in divisa cerimoniale che assiepavano l’auditorium avrebbero preferito non ascoltare per intero e che in alcune parti ha corso il rischio (avuto il coraggio) di scontentare entrambe le parti di una America divisa

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 14 luglio 2016
Luca CeladaLOS ANGELES
Bloccato dal congresso sulle riforme interne, e “comandante in capo dei droni”, il presidente nero può ancora avere un influenza incisiva sulla storia razziale del suo paese. Se non proprio precipitoso il rientro anticipato in patria di Barack Obama ha dato il senso di un intervento d’emergenza in una nazione sull’orlo di una crisi forse esplosiva. E il discorso del presidente afro americano al memoriale degli agenti caduti a Dallas nell’attentato è destinato nel bene e nel male a rimanere uno degli eventi “definenti” della sua presidenza. Colto in trasferta dagli avvenimenti della scorsa settimana Obama da Varsavia aveva cominciato...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi