Alias Domenica
Obbligare parole corrose a ritrovare il senso perduto
Poesia Con l’intenzione di scuotere e riformulare un linguaggio fatto ormai di stanze vuote e di sacche morte, Ben Lerner attacca luoghi sacri e contenuti abusati della poesia: «Le figure di Lichtenberg», da Tlon
Eddie Martinez
Poesia Con l’intenzione di scuotere e riformulare un linguaggio fatto ormai di stanze vuote e di sacche morte, Ben Lerner attacca luoghi sacri e contenuti abusati della poesia: «Le figure di Lichtenberg», da Tlon
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 5 novembre 2017
Le «figure di Lichtenberg» sono impronte visibili, prodotte su qualche materiale attraverso una irradiazione elettrica. A chi non si intende di fenomeni fisici, sembrano alberi molto ramificati, fatti solo di luce. Gli ingegneri le usano per valutare l’affidabilità dei componenti di un impianto destinato a essere attraversato da scariche di elettricità ad altissimo voltaggio: il materiale che riceve l’impulso restituisce in quei rami luminosi il segno di un’attivazione, di una risposta. Più o meno metaforicamente, ciò che accade in versi come questi: «l’attivazione dello spazio bianco sulla pagina // riflette la paura dell’industrializzazione dei mezzi di stampa. / Avere paura...