Politica

Obbligo di vaccini, la finta quiete dopo la tempesta

Obbligo di vaccini, la finta quiete dopo la tempesta – LaPresse

La questione spinosa Draghi senza più scettro abbassa i toni in vista del voto sul Quirinale

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 7 gennaio 2022
Se non tutti contenti, nessuno scontento. Salvini, che dell’obbligo vaccinale per gli ultracinquantenni non può neppure fingersi soddisfatto, parla d’altro, di nucleare da rispolverare. Quanto alla ferita aperta, rinvia a Giorgetti: «È lui che si occupa del governo». Formula da cui traspare tutta la disaffezione del leghista nei confronti di un esecutivo che non vede l’ora di lasciare. I 5S, che ancora dopo la riunione della cabina di regia, mercoledì, di obbligo nemmeno volevano sentir parlare oggi plaudono. I deputati almeno, perché i senatori, molto più riottosi, sono più laconici. Anzi muti. Letta incassa: «Scelta coraggiosa, importante». Lui avrebbe preferito...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi