Cultura
Occhiute macchine del controllo
TEMPI PRESENTI La «sorveglianza relazionale», a partire da due libri di David Lyon. Dal 2015, il sociologo lavora sul tema partendo da quanto accaduto all’attivista Edward Snowden. Prima si interveniva basandosi sui precedenti penali, adesso sulle potenzialità delle minacce
«Public Domain», by Stanza
TEMPI PRESENTI La «sorveglianza relazionale», a partire da due libri di David Lyon. Dal 2015, il sociologo lavora sul tema partendo da quanto accaduto all’attivista Edward Snowden. Prima si interveniva basandosi sui precedenti penali, adesso sulle potenzialità delle minacce
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 20 ottobre 2018
Le attività di sorveglianza costituiscono una delle colonne portanti del controllo sociale, ovvero di tutte quelle pratiche che ogni società mette in atto per incanalare i suoi membri verso aspettative, stili di vita e valori, condivisi, secondo una tendenza ordinata, regolare e prevedibile. Osservare il comportamento degli individui, ci insegna Foucault, favorisce l’accumulazione di saperi da utilizzare per produrre nuovi dispositivi di potere. In seguito alla diffusione di Internet, le pratiche e i saperi della sorveglianza hanno registrato un sensibile mutamento qualitativo. Alla sorveglianza verticale, vale a dire quella esercitata a livello informale dalle agenzie di controllo sociale come famiglia,...