Visioni
Occidente e Medioriente, la ribellione di due donne
A teatro Scritto dall'inglese Henry Naylor arriva all'India di Roma «Echoes». Diretto da Massimo Di Michele, è il racconto di crudeltà e sopraffazioni a distanza di duecento anni: la violenza degli uomini non conosce confini geografici, né culturali
Federica Rosellini e Francesca Ciocchetti in una scena tratta da «Echoes» – foto di Futura Tittaferrante
A teatro Scritto dall'inglese Henry Naylor arriva all'India di Roma «Echoes». Diretto da Massimo Di Michele, è il racconto di crudeltà e sopraffazioni a distanza di duecento anni: la violenza degli uomini non conosce confini geografici, né culturali
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 28 aprile 2018
Due donne, lontane nel tempo quasi duecento anni, raccontano la loro storia. Le frasi si intrecciano, rimbalzano e si completano nel passaggio di bocca in bocca, fino a sovrapporsi. E a rivelare una medesima sorte: i condizionamenti, le ingenuità delle proprie aspirazioni, il tradimento e la violenza degli uomini che non conosce confini geografici, né culturali. Anzi li annulla, quei confini, nella conquista e nella gestione del potere, in una condivisione di linguaggio e azioni brutali che annullano la distanza temporale e uniscono Occidente e Medioriente senza soluzione di continuità tra fondamentalismi cristiani e islamici. Ai danni delle due donne...