Internazionale

«Occupare per vivere, ma anche per cambiare»

«Occupare per vivere, ma anche per cambiare»Istanbul, la fabbrica recuperata Kazova

Turchia Nihat Ozbey, operaio della fabbrica Kazova

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 2 aprile 2015
«Abbiamo subito una forte repressione, ma continuiamo a resistere e siamo qui per condividere la nostra esperienza». Così dice al manifesto Nihat Ozbey, operaio turco della fabbrica occupata Kazova Tekstil. Ozbey è venuto in Italia per partecipare all’incontro internazionale sulle imprese recuperate che si è tenuto a Roma, al centro sociale occupato Communia. L’iniziativa ha messo a confronto esperienze europee e argentine, anche a partire dal libro di Andres Ruggeri Le fabbriche recuperate, edito da Alegre. Dopo il cammino aperto dall’Argentina, anche in Europa i lavoratori cercano sempre più spesso di parare i colpi della crisi rimettendo in funzione le...

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