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Occupazione: mese dopo mese i dati smentiscono il governo

Jobs Act Stando ai dati, infatti, nel mese di riferimento i lavoratori tra i 15 e i 49 anni diminuiscono di 113.000 unità, mentre continua l’aumento degli over 50 (+17mila). Come già avvenuto altre volte, la riduzione del tasso di disoccupazione giovanile dipende dal numero minore di inattivi nella stessa fascia di età

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 2 aprile 2016
Mese dopo mese la realtà si impone. Nel mese di febbraio rispetto a gennaio 2016, l’occupazione è calata di 97.000 unità, mentre si contano 58.000 inattivi in più. La lieve riduzione della disoccupazione giovanile è spiegata dal numero di giovani che nonostante tutto provano a cercare un lavoro, uscendo dalla condizione di inattivi. In particolare, in un solo mese il numero di occupati dipendenti a tempo indeterminato è diminuito a tal punto da annullare il notevole aumento di gennaio (rispettivamente -92mila e 98mila), quando si registrava un’impennata occupazionale grazie al balzo positivo dei contratti stipulati a dicembre sostenuti dalla corsa...

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