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Occupazione in Val d’Agri? Non è tutto oro quel che l’Eni dichiara
Lavoro e petrolio Il 35 per cento dei lavoratori ha un contratto a termine e più della metà non è lucano. Impiegate 1.500 persone, di cui circa 400 dipendenti diretti e il resto nell’indotto
Lavoro e petrolio Il 35 per cento dei lavoratori ha un contratto a termine e più della metà non è lucano. Impiegate 1.500 persone, di cui circa 400 dipendenti diretti e il resto nell’indotto
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 10 aprile 2016
Il comparto dell’industria petrolifera è tradizionalmente un settore che non genera elevati livelli di occupazione ed anche in presenza di grandi investimenti questi sono concentrati principalmente in impianti, macchinari e progettazione con ricadute circoscritte per l’occupazione a regime. Le cifre che sono circolate in questi giorni rispetto all’occupazione legata alla filiera petrolifera risultano dunque spesso sovrastimate (il contratto nazionale del settore petrolifero, esclusi i lavoratori delle aziende dell’indotto, si applica, ad esempio, a poco meno di 35 mila addetti). Allo stesso modo è sovrastimata l’occupazione collegata alle attività dell’Eni in Basilicata, così come a quella associata alla Total sempre in...