Internazionale
Occupazione prolungata e genocidio, i parallelismi «dolorosi» tra Namibia e Palestina
Questione israelo-palestinese Netanyahu «indifendibile». Il protagonismo «morale» del paese africano di fronte alla Corte internazionale di giustizia dell'Aja. E i precedenti storici che riguardano l'ex colonia tedesca, poi annessa dal Sudafrica dell'apartheid
La ministra della Giustizia namibiana Yvonne Dausab a L’Aja – Getty Images
Questione israelo-palestinese Netanyahu «indifendibile». Il protagonismo «morale» del paese africano di fronte alla Corte internazionale di giustizia dell'Aja. E i precedenti storici che riguardano l'ex colonia tedesca, poi annessa dal Sudafrica dell'apartheid
Pubblicato 9 mesi faEdizione del 25 febbraio 2024
Ai margini di entrambi i casi aperti sulle vicende israelo-palestinesi davanti alla Corte internazionale di giustizia (Cig) dell’Aja ha tenuto banco l’effetto Namibia. Che si parli di genocidio, come nel caso della denuncia formulata dal Sudafrica, o di prolungata occupazione illegale come nelle udienze degli ultimi giorni, l’esperienza namibiana è emersa come la più aderente al tema trattato. E la voce di Windhoek la più titolata ad esprimere un giudizio – senza appello – sulla condotta di Israele a Gaza e in Cisgiordania. SI È DIFATTI CONSUMATO in quella che era ancora l’Africa Sud-Occidentale Tedesca il primo genocidio del ‘900,...