Alias
«Oceans in Transformation», tutte le traiettorie sono ad alto rischio
Intervista L'architetto John Palmesino racconta il dna del suo progetto esposto a Venezia e in continua evoluzione
«Territorial Agency: Oceans in Transformation», Ocean Space, Chiesa di San Lorenzo, Venezia, 2020
Intervista L'architetto John Palmesino racconta il dna del suo progetto esposto a Venezia e in continua evoluzione
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 19 dicembre 2020
Nella chiesa veneziana di san Lorenzo, alcuni schermi racchiudevano porzioni di «fluidi» blu notte. Al loro interno, si muovevano delle linee che segnavano rotte liquide, infrangendo correnti e onde: erano le sette traiettorie alla base della ricerca di Oceans in Transformation (dal Mare del Nord al Pacifico Equatoriale, fino ai vortici dell’oceano indiano) e costituivano il cuore della mostra a Ocean Space, il luogo «ambasciata» delle acque – non a caso a Venezia – fondato da Tba21 Academy come un osservatorio permanente sugli oceani e la loro salute. Tanto che ogni esposizione – proprio come Territorial Agency: Oceans in Transformation...