Economia

Ocse: in Italia si amplia la forbice tra ricchi e poveri

Ocse: in Italia si amplia la forbice tra ricchi e poveriNella mensa di Sant'Egidio

Il rapporto Con la crisi la situazione si è aggravata. L'1% dei più facoltosi detiene il 15% della ricchezza nazionale, mentre il 40% della fascia più bassa si deve spartire il 5%. Penalizzati bambini, "atipici" e lavoratrici. Cgil: "Serve una patrimoniale". Uil: "Rinnovare i contratti e restituire il maltolto ai pensionati"

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 22 maggio 2015
L’1% più ricco della popolazione italiana detiene il 14,3% della ricchezza nazionale netta (definita come la somma degli asset finanziari e non finanziari, meno le passività), praticamente il triplo rispetto al 40% più povero, che detiene solo il 4,9%. Questa è la fotografia della distribuzione della ricchezza nel Belpaese secondo lo studio diffuso ieri dall’Ocse. In poche parole, se vogliamo tradurla in numeri assoluti, circa 600 mila famiglie italiane (la crème dei ricchi) detengono un patrimonio pari a tre volte quello detenuto da 24 milioni di persone (la fascia più povera). La crisi ha contribuito ad aumentare le differenze, ad...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi