Scuola
Ocse: Italia con le orecchie d’asino
Il rapporto annuale Siamo penultimi negli investimenti per l’istruzione, ma primi per «Neet» e insegnanti anziani. Risorse -14% dal 2008, ma in altri comparti pubblici si tagliava meno. Cgil e Link: «Invertire la rotta»
– Attilio Cristini
Il rapporto annuale Siamo penultimi negli investimenti per l’istruzione, ma primi per «Neet» e insegnanti anziani. Risorse -14% dal 2008, ma in altri comparti pubblici si tagliava meno. Cgil e Link: «Invertire la rotta»
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 16 settembre 2016
Dopo i pesanti tagli partiti nel 2008 – ricordiamo la famosa «riforma» Gelmini – l’Italia è penultima tra i 34 Paesi industrializzati per spese nell’istruzione, seconda in questo record tragico soltanto all’Ungheria (di cui peraltro conosciamo le recenti performance democratiche: solo una coincidenza?). Il dato viene dal rapporto annuale Ocse «Uno sguardo sull’istruzione». Le forbici hanno tagliato via ben il 14% degli investimenti in 5 anni (dal 2008 al 2013), e non tanto perché è calata generalmente tutta la spesa pubblica, quanto piuttosto perché ci si è accaniti sull’istruzione più ancora che su altri comparti. Per altri servizi pubblici, infatti,...