Politica
Ocse: la riforma Poletti aumenta il precariato
Il rapporto Secondo l'organizzazione internazionale, la recente legge sui contratti a termine rischia di ampliare il divario tra garantiti e non garantiti. Ma l'invito è ad accelerare sul Jobs Act, flessibilizzando i licenziamenti e mettendo in soffitta l'articolo 18
La segretaria della Cgil Susanna Camusso e il ministro del Lavoro Giuliano Poletti
Il rapporto Secondo l'organizzazione internazionale, la recente legge sui contratti a termine rischia di ampliare il divario tra garantiti e non garantiti. Ma l'invito è ad accelerare sul Jobs Act, flessibilizzando i licenziamenti e mettendo in soffitta l'articolo 18
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 4 settembre 2014
Quasi a suggerire la “giusta via” al premier italiano Matteo Renzi, ieri l’Ocse ha chiesto la definitiva messa in soffitta della reintegra obbligatoria prevista dall’articolo 18. Lo ha fatto nel suo rapporto annuale sull’occupazione, l’Employment Outlook 2014, ma nel contempo – e in un modo piuttosto imprevisto – ha bocciato la riforma dei contratti a termine varata dal ministro Giuliano Poletti. «È importante che il Jobs Act sia approvato e reso operativo rapidamente, in modo da ridurre i costi di licenziamento e, in particolare, ridurre l’incertezza sull’esito dei licenziamenti economici», afferma l’organizzazione internazionale. «A seguito della “riforma Fornero” del 2012...