Alias Domenica

Octavia Butler, cupe anamorfosi del nostro presente

Octavia Butler, cupe anamorfosi  del nostro presenteDorothea Tanning, «La Truite au bleu», 1952

Scrittrici americane Artefatti culturali sincretici proiettano in un futuro alieno le nostre diverse angosce, tra cui le pandemie che avvelenano i racconti dell'autrice californiana: «La sera, il giorno e la notte», Sur

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 17 ottobre 2021
Per la fantascienza americana – almeno dalla prospettiva italiana – gli anni Ottanta furono quelli del cyberpunk, dei console cowboy, gli anni del William Gibson di Neuromante e di «Johnny Mnemonico». Entravano allora nei luoghi di lavoro, nonché nelle case, i primi Pc, e cominciava quel processo tutt’altro che concluso che chiamiamo digitalizzazione. C’era tuttavia nello stesso periodo anche un’altra corrente che, retrospettivamente, si è rivelata altrettanto forte e importante: la si potrebbe indicare con il neologismo biopunk perché comprende la fantascienza interessata agli sviluppi delle scienze della vita, genetica in testa, più che alla rivoluzione informatica. Valido rappresentante di...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi